[3] dai fallimenti...

dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.


[2] Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,[4] Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore, dalle ossessioni delle tue manie.
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Poi il tema dei fallimenti. I fallimenti non sono le nostre delusioni, che pure sono una forma di fallimento dal nostro punto di vista. Ma qui chi parla è Dio in Persona, che ha un altro punto di vista: quindi in questo contesto i fallimenti sono le nostre mancanze, che non sono altro che l'allontanamento da Dio. Semplicemente (e in modo anche ovvio) la Cura ai fallimenti, cioè al peccato, è Dio stesso: come a dire "se ti allontani da me, allora la Cura è riavvicinarti a me". Molto tenero qui l'espressione "per tua natura normalmente attirerai", segno evidente della compassione di Dio: come a dire "lo so che sei così, lo so che tendi a peccare (fallire) ma non temere, ci sono io ad avere cura di te". Dio ci dice anche che i nostri peccati sono sopportabili da Lui. "Dice il Signore: «Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come la neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come la lana" (Is, 1,18).Egli spera sempre in un nostro risorgere. Risorgere in Lui, con Lui, in Lui. Ecco perché il termine normalmente.

Ma quel normalmente è segno anche di una natura, ahimè, umana: è il segno tangibile del peccato originale, che è insito nel profondo dell'uomo; In Genesi: "Il Signore Dio disse allora: «Ecco l'uomo è diventato come uno di noi, per la conoscenza del bene e del male. Ora, egli non stenda più la mano e non prenda anche dell'albero della vita, ne mangi e viva sempre!» [Gn 3,22]. Il battesimo rigenera, ma non sradica questa natura: il libero arbitrio umano è preservato indipendentemente dal peccato originale. Il verbo "attirerai" è categorico e assertivo come lo era "incontrerai" nel primo verso: è un Padre che conosce il proprio figlio, ne conosce i limiti come uomo ma anche come singolo in particolare. Conosce il suo cuore e i suoi pensieri. Ancora, quella assertività di "attirerai" è categorica proprio in funzione del peccato originale: anche se il figlio se ne dimentica di tale peccato-condizione; il Padre lo sa e glielo ricorda, ma lo fa con un tono paziente e affettuoso, senza rancori o condanne. E' l'infinita misericordia di Dio: L' Amore è paziente e benigno, dice San Paolo [1Cor 13,4]. Ma se Dio è Amore per definizione dunque l'amore perfetto non può che prendere immagine da Lui.

[2] Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,[4] Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore, dalle ossessioni delle tue manie.
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