[10] I profumi...

I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi,

la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi.



[9] Percorre remo assieme le vie che portano all'essenza.[11] Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto.
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In un crescendo poetico, si passa ora a descrivere in cosa consista e cosa comporta questa "via che porta all'essenza". I profumi d'amore sono la fede stessa che inebria, cioè ricopre, sovrasta i propri corpi. I corpi sono segno della propria individualità, ma anche della propria materialità: la nostra materialità dunque è ricoperta (inebriata) dai profumi d'amore. «L'amore tutto copre, tutto spera», dice San Paolo [1Cor 13,7].

Sono venuto nel mio giardino, o mia sorella, o sposa mia;
ho còlto la mia mirra e i miei aromi;
ho mangiato il mio favo di miele;
ho bevuto il mio vino e il mio latte.
Amici, mangiate, bevete, inebriatevi d'amore! [Cantico 5,1]

La bonaccia d'agosto (un vento favorevole, calmo, che assopisce e ci induce al rilassamento) è, ancora una volta, l'istinto di attaccamento ai beni materiali, al mondo: questo non prevarrà nell'uomo spirituale, orientato verso Dio: i sensi (spirituali) non saranno da questi calmati. Infatti l'uomo spirituale vive una tensione e costante, che pur non essendo ansia o malessere, è comunque una energia interiore che ci fa protendere verso uno stato di continua ascesi, di continua ricerca: l'uomo spirituale non ha mai i «i sensi calmi».

[9] Percorre remo assieme le vie che portano all'essenza.[11] Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto.
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